martedì 13 settembre 2011

Germana, una figlia delle stelle

Ecco. Vorrei fare una dedica. Vorrei dedicare questo post a Germana. Cara Germana, anche io come te sono una ragazza impegnata, infatti ho la tessera dell'Esselunga. E anche io ho Sky. Ma stavo pensando di disdire l'abbonamento, tanto non lo guardo mai. Anche io ho un'età compresa tra i 20 e i 33 anni, proprio come te, Cara Germana. Non come la suora...Germana (anche se cucini bene come lei). Che bello il tuo video, Germana. Mi è piaciuto tantissimo perchè era pieno di ironia, sul serio. Che fosse vero o finto, mi è piaciuto. Quindi ti dedico questo post (anche se con te non c'entra nulla).
Allora, ho visto un bel film e ci ho rimuginato per diversi giorni, quindi ora vi tedierò con il mio racconto. "Figli delle stelle", Lucio Pellegrini 2010.
Mi aveva incuriosita perchè c'era Fabio Volo, mi era piaciuto "Casomai" e avevo cercato gli altri film con Fabio Volo, visto che presto uscirà "Studio illegale" (è iniziato il count down, non possiamo mancare!!!).
Ecco, diciamo che Fabio Volo dovrebbe evitare di ripetere l'esperienza di recitare in veneto. Non gli viene bene (oddio non che io abbia mai visto nessuno recitare bene in veneto...). Per il resto l'idea è geniale. Un gruppo molto eterogeneo, formato da un paio di operai rivoluzionari, una conduttrice televisiva, un ciccione nostalgico della lotta dura senza paura, un criminale professionale, si organizza per rapire un ministro. In realtà la banda di geni rapisce un sottosegretario che, povero, non c'entrava niente. Il film pretende di avere un tono drammatico, senza riuscire, in realtà, ad evitare l'umorismo. Cioè queste macchiette alla fine fanno anche sorridere (nella drammaticità della situazione). La parte che mi è piaciuta di più è stata quando, presi dalle vicissitudini che comporta nascondere una persona, nutrirla, vestirla, farla tacere etc...i rapitori perdono il controllo della situazione per un secondo durante il quale gli abitanti del villaggio montano che li ospita scoprono l'ostaggio. Quando il capo della banda spiega la situazione davanti ad una sconcertata popolazione, questa reagisce con entusiasmo e decide di partecipare al rapimento e dividersi il riscatto (25 mila a famiglia e un libretto di risparmio per i bambini). E' stata una scena surreale, perchè comunque ero nella forma mentis di chi si accosta al cinema "realista". Invece questa è una cosa proprio da fantascienza! Cioè bello! Quando poi si sono messi a stendere tutte le banconote bagnate e ad asciugarle col phon...c'era qualcosa di tenero e patetico. Come quando la sciura passava l'aspirapolvere nella stanza del povero ostaggio bendato e legato. Carino davvero, lo consiglio. Anche perchè su questi quattro o cinque stereotipi vale la pena rifletterci un attimo. Soffermarsi a pensare giusto il tempo di un film tragicomico con Fabio Volo che recita (o ci prova) in veneto, dedicare cinque minuti a pensare quanto molti italiani sarebbero davvero disposti ad unirsi al rapimento di un ministro, semplicemente perchè non c'è altro da fare. Come in una seconda Fontamara, come in un Germinal, come dei Malavoglia inconsapevoli, come i contadini di Novecento. Ogni secolo ha i suoi sconfitti che non sanno come farsi giustizia e, se arrivano per caso ad ottenerla, non sanno cosa farsene.

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