venerdì 11 gennaio 2013

Il rischio del capitale umano

Ciao lettori! Come state? Vi ho abbandonati per un po', ma sono sicura che non avete sentito la mia mancanza più di tanto.. Come sono andati i festeggiamenti per l'inizio Dell anno nuovo? Avete fatto i soliti propositi che poi non manterrete? Dirò meno parolacce, andrò in palestra, mangerò meno schifezze, sarò più ordinato, lavorerò/studierò di più...utopie insomma? Si, dai ammettiamolo, crediamo in noi stessi nel mantenere i propositi di capodanno quasi quanto crediamo alla befana (che di solito spazza via ogni buon intento con la sua scopa).
Avete letto i vostri oroscopi del 2013? Paolo Fox dice che sarà l'anno dello scorpione. Di certo non sarà l anno della vergine, non lo dice nemmeno Astrella. Eppure abbiamo qualche cambiamento in vista, al di là della mia intenzione di ridurre il girocoscia (intenzione che soccombe miseramente alla vista del rosso della carta dei Lindor...tipo i tori). Per esempio ad aprile finisce la pratica. A giugno finisce la scuola. A dicembre farò l esame di stato. In una data non meglio precisata che potrebbe capitare tra capo e collo in qualunque momento ci sarà il concorso. E poi ho altre due o tre sorpresine ancora in forse che non voglio giocarmi per scaramanzia. Ma vi rendete conto?! Mi sembra ieri che scrivevo proprio qui le mie prime impressioni sulla pratica. Mi sembra ieri che confondevo le cancellerie e ora? Stamattina ho pattinato fra una porta e l'altra lanciando fascicoli. Cose che fino a sei mesi fa mi sembravano importantissime, ora non sollevano minimamente il mio interesse. E vogliamo parlare della scuola? Giugno sarà qui in un attimo e io non mi sono nemmeno accorta che sono passati due anni. Quasi quasi non ho neanche assimilato la laurea (a proposito...è arrivato il pezzo di carta...ora giace per terra, in tutta la sua importanza, ad aspettare di essere incorniciato)! A volte ho la sensazione che il tempo voli via, altre volte mi sembra talmente lento da lasciare la bava come le lumache. Avete presente quando nei film c'è la successione fra una scena e l'altra e all improvviso si scatta avanti di qualche ora o di qualche giorno o anno? Ecco, a volte mi guardo indietro e mi sembra che il film della mia vita abbia fatto un taglio del genere. Prima stavo recitando una scena e poi...tac! Eccomi nella scena successiva con la didascalia "sei mesi dopo...".
Tra qualche ora...tac! Mi troverò madre di sei figli impiegata all ufficio Dell anagrafe, a timbrare carte di identità e rilasciare certificati di residenza.
E in mezzo? In mezzo cosa sarà successo? Cosa avrò combinato mai? Che scia di danni avrà lasciato questa combinaguai irredimibile? Quale capitale umano avrò accumulato? Il capitale umano mi lascia sempre perplessa. Non mi stancherò mai di ripensare a quello che diceva il prof. Sacchi, che ognuno di noi, in relazione con gli altri, accumula dei crediti di capitale umano, come se ogni persona fosse una piccola banca. È questi crediti vengono poi spesi, cambiati, oppure sempre accumulati... Per esempio oggi ho incontrato sul treno una persona che non vedevo da anni, ma con la quale ho sempre avuto un buon rapporto. Ero seduta di fronte a lei. Per un viaggio di un'ora. Cuffie nelle orecchie e occhi chiusi, mi ha detto ciao solo a Milano. Ecco, mi chiedo perché le persone abbiano paura. Paura di dover affrontare la noia di un viaggio in treno a parlare di cordiali banalità con una ragazza che non vedi da quando avevi 18 anni, paura tale da ostentare sonno profondo all'una del pomeriggio per tutto il viaggio. Sempre più spesso mi capita di stare in una stanza con persone con le quali parlo e che se ne vanno senza salutare, senza avvertire. Di trovarmi in ambienti in cui non conosco nessuno e in cui nessuno fa nulla per farmi sentire la benvenuta, in cui nessuno parla, non dico per la voglia di conoscere una persona nuova, ma quanto meno per cortesia. No. Alcuni si chiudono a cerchio se provo ad inserirei nella conversazione. Mi sembra di essere tornata alle medie. Capitale umano? Il capitale umano ha paura di rischiare. Almeno voi, cari lettori, se incontrate una persona nuova sforzate i di farla sentire benvenuta...il rischio è decisamente calcolato: magari passerete qualche ora noiosa, vero, ma potrebbe anche capitare di trovare qualcuno di veramente simpatico. È comunque non si sa mai chi c'è davanti. Potrebbe esserci davvero l'impiegato Dell anagrafe (nulla contro, era solo per fare un esempio), oppure un giudice di cassazione. Tanto vale avere una parola per tutti. E a tal proposito, approfitto di questo post, per ringraziare coloro che sono tornati. Per la serie "a volte ritornano". Si, a volte ritornano. Anche se non te l'aspetti. Grazie.