domenica 9 dicembre 2012

Claudiano state of mind

Solo due parole, due davvero. E' che ieri sera, quando sarebbe stato il momento giusto per dirle, io e V. avevamo due adorabili elementi disturbatori a distrarci (ovviamente parlo degli spriz ^.^) e quindi non abbiamo potuto concentrarci sul misticismo della situazione.
Claudiano chiude i battenti. I miei aficionados sicuramente hanno leggiucchiato di Claudiano fra le righe di questo blog. E' il bar dove, per qualcosa come 3 anni, ho fatto colazione, pranzato e bevuto spriz. Ormai Claudiano non è un nome, è uno state of mind. Teatro del nostro pollaio e delle nostre idee, sulle poltroncine di Claudiano la nostra follia ha trovato terreno fertile, e non c'è luogo dove ci si senta più a casa di quello in cui si viene accolti con tutto il bagaglio di scemenze, pollaio, problemi e fantasie che ognuno si porta dietro. Come l'aula tutor per un certo periodo, anche Claudiano è stato il mio rifugio di randagio.
Dove andiamo? Da Claudiano. Spriz da Claudiano? Claudiano, per me gargabelli gamberetti e zucchine. Caffè macchiato e ciambella, posso avere il dolcificante per favore? Spriz!! Claudianoooo ci porti da mangiare?! Ciao! Tu la conosci Franci? Niky, se ti trattano male i tuoi avocati siamo noi! Pronto, professore, vorremmo sostenere l'integrazine orale dell'esame. Claudiano, ci fai una foto? All the single ladies, now put your hands up! Wom ci vediamo a pranzo? Si (e trovarsi da Claudiano senza averlo stabilito). Scrivilo sul cazzario! Wom, se ci va male nella vita... No, scusate se mi faccio i fatti vostri ma ve lo devo proprio chiedere: si chiama veramente Claudiano?
E ora cominciano i problemi. Dove andremo a rifugiarci nelle giornate di pioggia?

lunedì 3 dicembre 2012

50 sfumature di banalità

Buongiorno popolo del web! Come butta? Lo so lo so vi sono mancata... E non fate quelle facce scettiche, almeno fatemi credere che la mia presenza nel cyberspazio sia non dico utile, ma almeno un pochino piacevole.
Latito ormai da molto, ma devo dire che non ho molte news da raccontarvi. Solite cose, si studia, si lavora, ci si arrabbia...Ormai credo di aver raggiunto un punto zen della mia esperienza, la rabbia mi attraversa, ristagna un pò e poi scola via lasciandomi nel mare della tranquillità (si, sulla Luna).
Anche perchè se dovessi arrabbiarmi veramente per ogni cosa, come dice F., a 30 anni mi verrà l'ulcera. E allora lascio scolare. Chè se devo star dietro a quello che mi combinano alla SSPL, a quello che combinano sui blog di regolarità, a quello che combinano in tribunale etc etc...poi non avrei più nemmeno il tempo di scrivere questo post insensato e no, non voglio rinunciare a voi, miei cari, non voglio privarvi di questi monologhi lamentosi e lagnosi, so che rallegrano le vostre giornate. E allora, per darvi uno spunto alternativo e altamente innovativo, vi consiglio caldamente la lettura di un romanzo appena uscito e già best seller: "A nudo per te".
Allora, non vorrei anticiparvi troppo perchè la storia è davvero curiosa e ti prende, cioè, ho come l'impressione di non aver mai letto nulla del genere, però mi piacerebbe darvi un'idea della trama, così per invogliarvi.
New York: lei è una giovane laureata con un passato misterioso alla sua prima esperienza lavorativa, lui un multimilionario giovane e bellissimo proprietario del palazzo in clui lei lavora e dal passato altrettanto misterioso. Beh i due, insospettabilmente, si trovano presi da una passione irrefrenabile che li spinge l'uno verso l'altra portandoli a travalicare i rispettivi limiti psicologici, prima attraverso incontri carnali, poi anche con l'innamoramento.
Non potete perdervelo, sul sito Mondadori è indicato come un libro UNICO.
No, no!! Oh lettore stolto che mi stai segnalando atraverso gesticolazioni estreme che questa storia l'hai già letta, che è qualcosa di comparabile alle sfumature di qualcosa, che si avvicina vagamente alla storia di Mr Grey. No, lettore, tu dici questo 1) perchè non capisci niente e 2) perchè non hai ancora visto la copertina di "A nudo per te": sui toni dell'oro con due gemelli in primo piano, sfondo leggermente sfocato (messaggio subliminale: prova a sostituire ai gemelli una cravatta). Avanguardia pura! Cioè non riesco assolutamente a trovare affinità con altri best seller! Uh dimenticavo un fondamentale elemento differenziale rispetto a qualunque altro romanzo: è una trilogia. Cavoli. che innovazione.
Ecco. Ma perchè? Cioè perchè? Gli Harmony c'erano già. E non hanno mai scalato le classifiche. Voglio dire, sono storie piacevoli, da ombrellone, da comodino, una cosa leggera senza pretese. Queste trilogie che balzano agli onori della cronaca da un giorno all'altro con la stessa solfa scritta dentro, non riesco a capire che attrattiva esercitino sul pubblico. Le sfumature di grigio le avevano già scritte, che bisogno c'era della brutta copia? E guardate che la mia non è una critica bigotta del romanzo erotico in quanto tale. E' una critica sulla banalità in generale! Mr Grey l'avevano già inventato, così come avevano già inventato Edward e Bella, non era necessaria tutta la sequela di romanzetti sempre più scadenti, un pò dark che, cavalcando l'onda, descrivevano amori impossibili tra umane e vampiri senza avere nemmeno la fantasia di invertire i generi. Se vogliamo dirla tutta, le regole del gioco le avevano già dettate Buffy e Angel, con una storia molto più accattivante, ma girando in libreria è tutto un fiorire di titoli improbabili su innamoramenti tra vampiri e lupi e umane sfigate ma incredibilmente affascinanti. Ho letto anche qualcosa come "Promessi vampiri". Vogliamo parlarne? E no, non finisce qui, c'è anche il filone di Tiffany/Chanel. Si avete capito bene, c'è in giro un fiorire di volumi con copertine ripiene di cappelli, gioielli e sfondi verdini. I titoli? Spaziano da "Un diamante da Tiffany", "Un amore da Tiffany", "Colazione da Chanel" etc etc...La storia? Lasciatemi indovinare: lui e lei si amano ma hanno dei problemi che lui pensa bene di risolvere con qualche carato. E magari con un mazzo di rose. E lei va in brodo di giuggiole e si sposano.
Ma veniamo al punto, se no potrei star qui tutto il giorno. Lungi da me pensare che tutti debbano uniformarsi ad uno standard di lettura culturalmente eccelso, che le uniche letture ammesse siano Platone e Hesse, io ritengo che leggere sia un piacere, un'evasione, qualcuno disse "finchè avrò un buon libro da leggere avrò sempre un posto in cui rifugiarmi" o qualcosa del genere, il mio libro di lettura delle elementari, l'"Aliante", rendeva bene l'idea che leggere fa volare. Se uno si sente bene rifugiandosi in un mondo di lupi e vampiri o di torbidi incontri sadomaso, padrone. Ma una storia, una volta raccontata, è esaurita! Come fa a diventare nuovamente un best seller la stessa storia riscritta da una persona diversa? Inevitabilmente, continuando a rileggere la stessa solfa, i racconti pubblicati dopo, non potranno che essere banali. E, capitemi, va da sè che il numero di storie narrabili al mondo sia limitato, ma un libro non è solo storia, è anche lettere, forma, spirito, personalità. Questo discorso nulla ha a che vedere con i "generi letterari", i romanzi gialli, le storie d'amore etc etc. Ci sono gialli che hanno tutti gli elementi della storia originale e colma di personalità pur raccontando di fatto sempre la storia di un tizio ucciso e del detective che trova l'assassino!
La scrittura è un parto artistico incompatibile con i ritmi di pubblicazione che si vedono in giro. Immagino che per scrivere un racconto di qualità, serva concentrazione e creatività. E la creatività mica va a comando! Un conto è ispirarsi al lavoro di chi è venuto prima, un conto è riscriverlo cambiando i nomi. Voglio dire: le 50 sfumature hanno fatto furore. Vuoi scrivere una roba simile? E invece di metterci lei sfigatina e lui milionario, prova a fare il contrario! Vuoi che non tiri la trilogia sul toy boy? Ti è piaciuto tanto Twilight e vuoi anche tu parlare di amori fantasy? Scomodiamo lo Yeti e gli elfi di Babbo Natale, invece dei soliti lupi e vampiri! Sarò rompiscatole ma 'ste cose mi sanno tanto di taroccata cinese da discount. Avete presente quelle lattine rosse con la striscia bianca, solo che invece di chiamarsi Coca Cola si chiamano Coca Lola? Ecco, una cosa così.