venerdì 29 ottobre 2010

Peggio della Parigi Dakar

Si, peggio della Parigi Dakar. Il Circuito del Garda è stato una vera avventura. Io ero probabilmente in preda ai fumi di qualche droga che non mi sono accorta di avere preso. Non ne ho azzeccata una che fosse una! ho sbagliato strada 3 volte... siamo entrati anche in una pista per podismo! In più abbiamo bucato... Avete presente quella barzelletta: "Quanti ingegneri ci vogliono per cambiare una lampadina?" ecco io chiedo, "quanti regolaristi ci vogliono per cambiare una gomma?" circa 4 equipaggi per un totale di 7 persone, perchè Mr B. corre da solo.....ognuno si sentiva in dovere di dare un parere su come, secondo lui, si dovesse cambiare la gomma di una Aprilia... Tutti carinissimi ovviamente, ci hanno tolti da un bell'impiccio...
Comunque...Il giorno dopo siamo andati alla fiera di Padova.. sono tornata a casa con un mal di testa storico (hahaha che battuta! Giuro che non l'ho fatta apposta!), e senza aver combinato niente.. per la povera 128 ho trovato solo le frecce e le maniglie della porta. Ci rifaremo a novembre a Milano. Oggi in macchina pensavo che forse potrei sfruttare questa cosa della regolarità per farmi un pò bella con C. magari così mi parlerebbe... e io risponderei attorcigliandomi i capelli intorno all'indice: "Si...Vuole farmi da pilota?"

orecchie da coniglio

Buona sera.
Cosa fate domenica? Io vado ad una festa a tema. Tim Burton. Praticamente un sogno che si realizza. Insieme ad E. ed L. abbiamo deciso di vestirci come i personaggi di un unico film, giusto per uniformarci. Ebbene si. Io sarò Alice. E. sarà il Bianconiglio, L. sarà la Regina di Cuori. V. sarà il Cappellaio Matto. Stiamo cercando di convincere A. a fare lo Stregatto... con scarsi risultati. Intanto io ed E. ci siamo trovate stamattina per fare le orecchie e la coda del coniglio. Per la coda è stato facile: abbiamo realizzato un ponpon! per le orecchie invece ci abbiamo messo quasi due ore! abbiamo tagliato 4 pezzi di pannolenci bianco a forma di orecchio di coniglio. Sul primo abbiamo passato un contorno di colla a caldo con la quale abbiamo attaccato un giro di filo di ferro sottile (di quello che uso per infilare le perline...) poi abbiamo passato un secondo giro di colla a cado e abbiamo attaccato un altro pezzo di pannolenci (tipo panino). Abbiamo ripetuto lo stesso procedimento per l'altro orecchio. Avere il filo di ferro all'interno dell'orecchio permette di muoverlo e piegarlo a piacimento. Poi abbiamo preso un vecchio cerchietto e abbiamo fatto passare più volte il filo di ferro avanzato intorno alcorpo del cerchietto per fissare le orecchie, ma prima abbiamo inserito le orecchie in una striscia di pannolenci bianca che sarebbe servita per rivestire il cerchietto. Lo so che così non si capisce niente... non posso nemmeno postare una foto prchè il cerchietto se l'è portato via E.! comunque posterò le foto della festa!

giovedì 14 ottobre 2010

stanca morta

Sono stanca morta. Distrutta. Le giornate non hanno abbastanza ore per me.. tra l'università (e il nervoso che mi fa venire), il lavoro e lo stage non ho più un attimo libero. Ci metterò il triplo del tempo a finire di vedere tutte le serie del Dr House. Fortunatamente per voi, cari lettori, il fatto di dover andare al lavoro in macchina mi permette di ascoltare molta musica. Per questo vorrei commentare una canzone con voi. L'altra sera, dovete sapere, sono stata a vedere un concerto al Twiggy. Il Genio e Dente. Non pensavo, davvero. 10 euro ben spesi. Gliene avrei dati anche 15. Davvero bravi. Così mi sono comprata l'album (a dire il vero non volevo comprarlo per non alimentare il racket della cocaina, ma alla fine ho ceduto) ed è stato un ottimo acquisto. L'altro giorno lo stavo ascoltando mentre ero in macchina con A. e lui ha espresso a parole ciò che io stavo pensando (sì, a volte siamo telepatici..): ma se un idiota come Marco Carta riesce a vincere il festival di San Remo, perchè una canzone come "Cosa Dubiti" del Genio (andate ad ascoltarvela...vale la pena) non vince gli Accademy Awards?  La canzone si sviluppa come un dialogo tra amanti. Lui la tradisce e lei lo sa ma si nota molta indecisione nella volontà di lasciarlo. Una battuta a testa, ritmo serrato. la fine è un non scontato triangolo alla "Pensiero stupendo". Meravigliosamente evocativa l'immagine di lui che bacia l'altra "con timore" (non con passione!) e intanto cerca lei con lo sguardo ("dov'è lei- dov'è lei- dove sono- dove sei). Alla fine lui torna a dirle parole dolci m lei non sente (non ti sento- io ti sento- parla lento- come fossi musica). Davvero bella, non c'è altro da dire. E come commentare la sonorità anni '70? perfetta! evoca immagini di fumetto in bianco e nero, di investigatori con cappello e impermeabile, sguardi rubati e veloci, spionaggio amoroso. Well done! Fatemi sapere cosa ne pensate!