lunedì 7 maggio 2012

un momento di tranquillità

Eccomi di nuovo su questi schermi. Dunque, novità dell'ultima ora? Si, sono andata a vedere il concerto di Brunori SAS. Bellissimo. No, sul serio, voto: O (per i profani: oltre ogni aspettativa).
Cioè, immaginavo che mi sarebbe piaciuto molto, ma devo dire che ha superato davvero la mia immaginazione (e meno male che ogni tanto capita..). Dario è un vero showman, simpatico, sarcastico e un pò cinico, molto molto divertente. E i dipendenti della Brunori Sas sono davvero fantastici: due elementi che valgono un'orchestra: uno che suonava tutti i fiati possibili e immaginabili, nonchè batteria e xilofono (molto spesso contemporaneamente) e l'altro addetto agli archi in generale, dal violoncello al mandolino americano, passando per...beh per le maracas. Poi c'era la stagista, lucia, violinista. E la musica, chiaramente era....beh era la musica di Brunori. Ma con quel quid pluris che dovrebbe esserci in ogni esibizione dal vivo, una cosa che non si sentirà mai registrata...V. dice che è come le vetrate di una chiesa a Parigi di cui non ricordo il nome..i disegni si vedono bene solo quando c'è il sole, ma quando c'è il sole non si possono fotografare, è una cosa che va solo vissuta ma non catturata. E così anche il concerto di Brunori, che la mia macchina fotografica si è rifiutata di registrare.
Piccola nota: la band "scaldapubblico"...ho sentito un piccolo brivido. Ottimo arrangiamento, pessimo cantato. chi di dovere prenda appunti: biascicare non attacca.
E che altro? Sono andata allo Shed, l'altra sera. Carino, devo dire che mi sono divertita parecchio. Sarà stata la compagnia! Ne ho approfittato per operare uno studio antropologico sulle evoluzioni sociologiche dai tempi di Jovanotti e "Gente della notte". La gente della notte del 2012 indossa la camicia bianca. O azzurro chiaro. Tutta la gente della notte. Impressionante. Orde di pocopiùcheventenni maschi tutti con lo stesso look. Vige la regola delle cheerleader di stinsoniana memoria, anche per le ragazze: il gruppo rende più fighi.
Oggi invece, e con questo vorrei chiudere questo post assolutamente inutile, sono stata a fare il mio turno di sorveglianza alla mostra benefica del Rac, nel convento dei frati Cappuccini. C'erano un volontario dell'associazione, una signora anche lei volontaria e il mio enorme Gazzoni. Ho trovato un clima sereno, silenzioso e pacifico, quasi irreale rispetto agli ambienti in cui vivo normalmente (compreso l'interno del mio cervello). I vecchietti sorridevano e parlavano delle loro eroiche gesta di volontariato. Sinceramente positivi. Per la prima volta dopo diverso tempo ho ritrovato persone che provavano sincero piacere nel fare qualcosa di buono, nel fare del bene. Del tutto disinteressati, semplici. Ho ripensato al discorso che ho fatto con R. l'altro giorno a scuola. Il fatto che lei ritenesse che lo stato di tranquillità si possa raggiungere solo con la morte mi aveva messo un pò di angoscia. In realtà, io credo di essere stata tranquilla per un paio d'ore stasera. Non felice. Non serena. Tranquilla. Pacifica. Insieme a persone cordiali, ho studiato tranquillamente, senza sentire la tensione per il compitino, ho ritrovato un pò di piacere nel fare cose che possano portare del bene anche agli altri, senza farmi venire l'angoscia. Ho vissuto un momento bello, vorrei viverne di più. Qualche mese fa ho sognato di essere in mezzo al mare in tempesta, su una barca, con uno sconosciuto. Tra le sue braccia mi sentivo assolutamente tranquilla, della tranquillità irreale che prova chi si affida totalmente a qualcuno, senza dubbi e senza riserve. Ecco, tralasciando il fatto che C. ha riso di me quando gliel'ho raccontato, dicendo (come al solito) che i miei sogni sono elementari, e che google da le più svariate interpretazioni alla faccenda, arrivando persino ad individuare il nocchiero dell'Aldilà (-.-), oggi ho provato una sensazione di tranquillità simile. Poi, ovviamente, è scemato nel giro di tre secondi. Durante il tragitto dalla sala dell'esposizione alla macchina. Però, non so perchè, ma uscita da lì il cielo sembrava più alto e più azzurro.

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