venerdì 26 agosto 2011

Il panico Capita

Oh-mio-Dio. Non so se anche voi state assistendo allo stesso spettacolo che si propone fuori dalla mia finestra in questo momento (spero per voi di si). Sta piovendo. Non pensavo che, dopo l'estate che ha fatto quest anno, l'avrei mai detto ma... sta piovendo evviva!
Due deboli gocce, odore di asfalto bagnato e raggi di sole che penetrano attraverso le nuvole ma sta piovendo!
Piove con il sole (c'era anche una canzone dello Zecchino D'Oro che si chiamava "Piove con il sole" e credo che fosse di una bambina russa, bisognerebbe verificare).
Comunque con questo caldo incompatibile con la sopravvivenza della razza umana (almeno di quella stabilmente stanziata sulle Prealpi lombarde), passa la voglia di fare tutto. Compreso mangiare (che per me potrebbe rivelarsi una fortuna..). Ovviamente, la legge immutabile che regola le nostre vite (il Destino, direte voi. No, la legge di Murphy, dico io) ha voluto che questi insignificanti frutti del fenomeno di evaporazione e condensazione dell'acqua precipitassero dal cielo nell'istante esatto in cui la vaga idea di lavare la mia macchina ha bussato all'anticamera del mio cervello. Da ieri, infatti, posso dire senza mentire che la macchina frena! Oggi volevo poter dire che è pulita. Invece ora è di un delicato color panna chiazzato di viola con un piacevole effetto spruzzo, e le fiancate che sembrano trapiantate da un mezzo che ha attraversato il Rally del deserto...
A proposito di Rally, tra qualche settimana ricomincia la (mia) stagione sportiva, alla faccia di quelli che mi prendono in giro, alle spalle di chi mi annovera tra i praticanti di sport sfigati. la prossima gara a Lumezzane segnerà il giro di boa. Un anno esatto da Top driver. E son soddisfazioni (soprattutto visto come sono andate le ultime gare di maggio-giugno..). Comunque Lumezzane, l'anno scorso, è stata la dimostrazione della mia teoria secondo cui è il panico a giocare un ruolo decisivo nella dicotomia tra vittoria e sconfitta: ovviamente troppo panico ti porta a non capire più nulla e a confondere il bottone della sdoppiata con la levetta per aprire i deflettori, oppure a cominciare la gara convinto di aver controllato tutto, salvo accorgerti al primo tubo che non avevi collegato il cavo del pulsante con il Blitz...Ma una dose di panico accettabile, quel tanto che basta a far battere il cuore, tremare un pò le mani e asciugare la bocca, quella che ti fa spalancare gli occhi, bere 5 caffè prima di partire e ti impedisce di comunicare con qualunque essere umano senza cercare di staccargli la testa a morsi, beh quello è un panico sano. E immaginate la mia faccia, quando in mezzo alla gara, dopo una partenza niente male, mi accorgo con sgomento che il segnale della batteria del Trip lampeggia e realizzo di aver dimenticato di metterlo in carica durante la notte. Sta di fatto che il panico era tale che mi sono letteralmente inventata la strada, tenendo il Road book come vago riferimento e stabilendo le distanze a occhio, e il mio pilota non si è accorto di nulla. Sono magicamente riuscita a non sbagliare strada (cosa che non mi capita nemmeno quando ho due Trip a disposizione e la massima concentrazione) e sdoppiare bene nello stesso momento. Cioè, wow! Questo si chiama panico sano!
Sono cose che capitano una volta (se ti va bene) ogni tantissimo. Spero che Lumezzane (l'anno scorso si contendeva la testa del "Comuni sfigati d'Italia Challange" con Gropparello) porti bene e capiti di nuovo! D'altronde, come insegna Missincat in altro contesto (andate a sentirla è brava!)  "capita"!

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