mercoledì 11 maggio 2011

Io ci credo...voi?

Cambio di tendenza a quanto pare.
Se il Presidente della Repubblica era off limits per noi aspiranti giuristi, il Presidente del Senato Schifani, in visita lunedì prossimo, vivrà l'emozione di vedere presenti in platea alcuni rappresentanti della componente studentesca universitaria. Beato lui.
Non credo che la cosa sia scaturita dal pentimento di chi di dovere...sembra più una svista, o una qualche forma di svogliatezza (si, la mia vis polemica, dopo la ciambella, è tornata :)).
Ma la mia nota di biasimo oggi non va all'Università, alla sua disorganizzazione, alla sua precarietà (in tutti i sensi...non so se mi spiego) bensì a questi benedetti studenti.
Oggi pomeriggio, strano ma vero, non ero in aula tutor. Ero a casa mia a farmi gli affari miei, quando ricevo una telefonata di V.. Mi racconta quello che mi sono persa, un attimo di tensione, le solite due o tre polemiche, un paio di battute e...una richiesta degli studenti che sinceramente mi ha fatta dubitare per un attimo di loro.
Devono sapere i miei lettori (sempre pochi...però ho scoperto che cliccando alcune parole su google, questo blog è il primo link! Cioè wow! Per esempio cliccando "sinusite psichica" esce prima il blog che i siti su Nanni Moretti!) che il 20 maggio si svolgerà il nostro Open day.
Noi tutor abbiamo lavorato l'inverosimile per preparare una giornata accattivante per le future matricole... ci siamo messi in gioco in prima persona con il video, ci abiamo messo la faccia e ci abbiamo messo anche dei soldi (io nella fattispecie ben 3 euro per comprare due dvd vergini- e Sossoldi- cit da?). Sono mesi che facciamo telefonate, pensiamo, montiamo fotogrammi...Mancava solo una cosa da fare: trovare una piccola rappresentanza di studenti e professori che venisse a parlare della propria esperienza ai maturandi al nostro stand. Un paio di professori hanno accettato di buon grado e hanno anche spostato le loro lezioni. Quando l'abbiamo chiesto agli studenti...si, ma vogliamo un punto di credito.
Cooooooosa?! Cosa 'è che vuoi per venire a fare tre ore di pollaio insieme ad altri 100 ragazzi all'Open day?! Cos'è che vuoi per stare fermo ad uno stand a parlare sostanzialmente di quello che fai ogni giorno per di più con bouffet finale offerto (che come compenso per una giornata del genere sinceramente mi sembra anche troppo)?! Ma dai...
Ci sono persone che si fanno il mazzo tre mesi, sei mesi, un anno per avere tre crediti da stage in Prefettura o in tribunale e tu vuoi un credito per venire a divertirti all'Open day?
-Eh ma c'è chi ottiene crediti andando ai cineforum...
Si, ma i cineforum sono organizzati durante tutto l'arco dell'anno, occupano un pomeriggio intero, prevedono discussione finale e addirittura un piccolo esame. E comunque portano un plus culturale che sinceramente nell'Open day non vedo.
Nessuno vi costringe a venire. Nessuno vi chiede il martirio per un'università che disprezzate.
Forse anche io fomento un pò questo disprezzo. Per questo vorrei chiarire una cosa, dissociandomi e disapprovando qualunque richiesta di ricompensa per la partecipazione all'Open day che si estenda oltre una maglietta blu: se a volte mi lascio infervorare da quello che sento in segreteria, se spesso mi lamento della disorganizzazione dell'università, se scrivo cose che sembrano "polemica sterile", come la chiama R., non è perchè disprezzo la mia università (anche perchè nessuno mi ha costretta a rimanere per 5 anni...avrei potuto tranquillamente andarmene in LIUC e magari essere già laureata), ma perchè CREDO nella mia università.
Vorrei poter dire un giorno con fierezza che sono stata una delle prime laureate in giurisprudenza della facoltà degli studi dell'Insubria (e vorrei poterlo fare usando le parole Facoltà e Varese nella stessa frase),vorrei vantarmi, un giorno (magari con i miei studenti) di essere stata allieva di un professorone che ha cominciato la sua carriera come ricercatore all'Insubria, uno di quei ricercatori arrabbiati (cavoli, l'altro giorno ho visto F...mi ha fatto quasi paura tanto era arrabbiata, poverina...per non parlare di L... o di B...), vorrei che si svegliassero, che ci svegliassimo, e cominciassimo a sfruttare le potenzialità di questo ateneo, meglio, di questa sede. Siamo piccoli e disastrati. Peggio di così non può andare, può andare solo meglio! Ma bisogna rendersene conto. Serve qualcuno che lotti per noi. Dimostriamo che ci crediamo, però.
Fogli per le fotocopie, libri, banchi, misure di sicurezza...sembra che nulla ci sia dovuto, è vero, ma noi ci comportiamo come se tutto ci fosse negato invece di sfruttare bene quel poco che abbiamo. Professori giovani, disponibili a parlare con noi, e a venirci incontro non si trovano in tutte le università. Esami semestrali, possibilità di fissare preappelli con estrema libertà sono una comodità che in Cattolica si sognano. Un contatto con il personale amministrativo così stretto, con la possibilità di far sapere sempre e in maniera diretta quello che non va ce l'abbiamo solo noi. Morale? L'unica risorsa dell'Insubria sono le persone. Siamo noi. Non fatemi pentire dei miei pensieri.

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