martedì 10 maggio 2011

Apologia della ciambella

Perchè le ciambelle hanno il buco?
Me lo chiedevo stamattina (che pensieri profondi stilla il mattino nella mia mente appena desta dal sonno...) mentre prendevo il caffè al Central. Un caffè macchiato, prego, e una ciambella rosa.
Bevo il caffè, prendo in mano la ciambella e la guardo (intanto pego e mi avvio in università). E' piccola, morbida e ricoperta di glassa rosa e granelli di zucchero bianchi, ha un profumo buonissimo.
L'avvicino alla bocca e mordo. La sua dolcezza mi pervade, e mentre mastico libero miliardi di endorfine e un immenso sorriso mi si dipinge in faccia. Un altro morso e ogni pensiero negativo svanisce, l'ansia per il futuro, per la tesi, i dubbi esistenziali, c'è solo il presente, ci siamo io e la mia ciambella. Ancora un morso e ogni mio spirito combattivo si spegne, quella vis polemica che mi caratterizza si assopisce, il mondo è un posto meraviglioso, il buco nell'ozono è chiuso, la guerra è finita, la fame nel mondo estinta, l'ebola debellata. Ultimo morso e vedo realizzarsi ogni mio più recondito e inconscio desiderio. Raggiungo il  Nirvana. Un Nirvana lungo appena un passo, perchè mando giù, guardo davanti a me e vedo la portineria dell'Insubria, il portinaio che mi guarda, la nuvola di Fantozzi che sovrasta l'edificio (e che continuerà a seguirci nella sede nuova, anzi, credo sia già lì che ci aspetta...) e "tutto smette di essere come nei caroselli" (citazione da...?).
Morale: Secondo me nel buco della ciambella c'è la felicità. Una breve ma intensa, come direbbe qualcuno. Una bomba in cui il numero di calorie è direttamente proporzionale a quello di endorfine (la sostanza che ci fa percepire la felicità, per intenderci). Secondo me dovrebbero mettere un cartellino legato ad ogni ciambella: "ATTENZIONE, contiene felicità. Genera assuefazione e dipendenza. Consumare responsabilmente".

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