lunedì 11 febbraio 2013

Questione di emboli

Oggi parliamo di emboli.
Quelli che vi salgono al cervello perchè qualcuno vi dice qualcosa che irrimediabilmente vi fa cambiare colore, e vi viene un istinto omicida, e visualizzate voi stessi nell'atto di sbattere la faccia della persona che avete davanti con forza sul tavolo o contro il muro, con violenza. Avete presente Camera Cafè quando Luca e Paolo sbattevano Silvano contro la macchinetta? Ecco, così. Però più forte.
Poi contate fino a 10, pensate al vostro dominus e a quante probabilità avreste di cavarvela nel processo se vi difendesse lui, fate una rapida valutazione della clemenza media dei Giudici penali di Varese e optate per la rinuncia al proposito criminoso. Poi vi viene in mente che se le indagini le facessero i RIS, tutto sommato potreste anche cavarvela e allora l'intento delittuoso si riaffaccia all'anticamera del vostro cervello, finchè non affiora la riflessione sul karma dei RIS... gli va sempre male, vuoi vedere che con me è la volta buona? Questo pensiero sommato alla vostra sfiga media vi fa desistere definitivamente.
Ecco, vi è mai capitato?
A me si, ultimamente parecchio. Per esempio c'era la signora al supermercato che era convinta che io dovessi fare più fila alla cassa perchè sono giovane. E certo, signora, tanto il treno mi aspetta, non si preoccupi! Quando poi ha tirato fuori la "questione di principio", giuro, le avrei tirato in faccia il Mantovani: "Ecco, cercala qui la questione di principio, io intanto pago che devo andare...".
E poi c'era il signore, nello stesso supermercato (nel quale abitano forze oscure che ottenebrano i cervelli, probabilmente) che pretendeva di avere lo sconto perchè aveva lavorato 30 anni con i francesi...Si, signore, in ogni Carrefour del mondo saranno felicissimi di fare sconti extra a chi ha lavorato 30 anni con i francesi!
Uh e vogliamo parlare della signora in treno che ci ha dato delle patetiche ignoranti perchè lei era medico e noi non sapevamo di cosa stavamo parlando? Si, signora, e lei non ha di meglio da fare che ascoltare i fatti nostri da Varese a Milano ed entrare nel merito delle nostre discussioni?
Uno più recente, invece, è il signore a cui ho chiesto, sempre in treno: "E' libero quel posto?" "Mi stavo sedendo", "Si, ho visto, ma ci sono due posti, mi scusi, pensavo che fosse da solo" "Si, sono da solo. Se hai il biglietto di prima classe puoi sederti". Vi giuro, gli avrei rovesciato in testa il piatto di cous cous che avevo in mano. A parte che quel treno era classe unica, ma avere un biglietto di prima, caro signore, non le da il diritto di occupare due posti, ne ha uno comunque. O lei è il marito della signora della cassa e pensa che io posso anche stare in piedi tanto sono giovane?
E per chiudere in bellezza, l'embolo di stamattina, per il quale mi sento di fare un appello pubblico:
Caro Signor Sindaco,
ho avuto notizia, giusto poco fa, della sua ordinanza volta a diminuire il tasso di polveri sottili sparse nell'aria del nostro territorio al fine di poter godere di un respiro più libero e di una neve più bianca. Innanzitutto vorrei complimentarmi, perchè il progetto è in sè  veramente lodevole e, in quanto cittadina, ci terrei davvero a poter respirare un'aria più pulita e a godere di una neve più bianca. Peccato che per ottenere l'ammirevole risultato Lei abbia chiesto (rectius, ordinato) a noi abitanti della Ville Jardin di abbassare di un grado i riscaldamenti delle proprie abitazioni. Morale: arrivo in studio e ci sono 15 gradi. A casa mia 14. In Tribunale 32. Si, in Tribunale, in Camera di Commercio, in Comune crescono le palme e vanno a svernare le rondini. A casa e in studio stanno girando il sequel della Marcia dei Pinguini. Vogliamo fare due conti razionali, per favore? Per esempio, non volendo negare il riscaldamento ai cancellieri, non sia mai che, come l'anno scorso, gli uffici chiudano perchè fa troppo freddo, andiamo a mettere la mano in quella che è indicata come "aula informatica". Una stanza chiusa a chiave con una quindicina di computer spenti dentro. Ecco lì dentro c'è una temperatura che alle Maldive se la sognano, ci saranno 40 gradi, ma non sto esagerando come mio solito, andate a sentire! Sul corridoio c'è un vetro con lo spioncino, tipo reseption, mettete la mano lì dentro e cominciate a cuocere le castagne! Ecco. Non posso credere che l'unico modo per lavorare ad una temperatura che non provochi la crioconservazione dei miei arti, sia superare un concorso pubblico!
E con questo ho esaurito l'embolo di stamattina.

2 commenti:

  1. Sei fantastica! oggi è stata proprio una giornata da embolo, di quelli pesanti poi! il tuo racconto mi ha fatto ridere di cuore e risollevato la giornata! grazie!!

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  2. e si capiscono molte cose, da qui... ho il doppio dei tuoi anni, la trafila è stata fatta dall'altra parte dello scranno ;-) ma la formazione è quella. E poi c'è Varese e un sacco di altre comunanze, emboli compresi.
    che bello averti scoperta!

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