venerdì 12 ottobre 2012

I giornalisti hanno paura degli zombie

Oggi ho letto un trafiletto della Provincia di Varese (ci tengo a specificare che ho smesso di leggere qualunque giornale e di guardare qualunque telegiornale) che ha confermato la mia teoria secondo la quale o i giornalisti non hanno davvero niente da scrivere o, se ci credono davvero, beh, faccio bene a non leggere i giornali.
Maestra nei guai perchè ha fatto vedere a dei bambini di quinta elementare il video di Thriller.
Pare che i bambini siano rimasti turbati e che ora i genitori, per dirlo in giornalese, "vogliano vederci chiaro".
Ora, a prescindere dai motivi che hanno spinto la maestra a far vedere il video ai bambini, che probabilmente sono gli stessi che hanno spinto il nostro professore del liceo (e ribadisco, del liceo) a farci vedere Shrek, ma dico io, i genitori non si fanno due domandine sui loro metodi educativi?
L'articolo spiegava, molto forbitamente (e la cosa è anche molto interessante, se vogliamo analizzarla bene) che gli horror esercitano sui bambini una forte attrazione perchè sono la proiezione delle loro paure. Il giornalista rifletteva su come molte fiabe abbiano scene o tematiche "horror".  La differenza fra la scena "horror" di una fiaba raccontata o rappresentata, per esempio, con i burattini, e la scena al cinema è che il cinema richiede un realismo molto più marcato e che tale realismo potrebbe causare turbamento nei bambini. In particolare, ancora, il video di Thriller sarebbe ispirato (e forse anche diretto dallo stesso regista, se ho capito bene) al film "Un lupo mannaro americano a Londra" descritto come uno dei film più spaventosi della storia, non certo rivolto ad un pubblico di bambini. Da qui di deduceva la totale inadeguatezza del video per la visione di bambini così piccoli.
Ecco. Qui mi è partito l'embolo. Ho pensato come quel comico di Colorado "ma cosa stai dicendo...esimia testa....."?!?!
A parte il fatto che le mie maestre delle elementari mi hanno fatto vedere a 8 anni Indipendence Day, un film in cui gli alieni attaccano la Terra e staccano la testa alle persone e io non ne sono rimasta turbata, anzi, mi ero pure divertita. A parte il fatto che quando ero piccola trasmettevano cose come i Power Rangers (che combattevano contro i mostri), Jurassik Park (che ho visto al cinema con mio padre, vogliamo arrestarlo per tubativa di minore?), Fantaghirò (avete mai guardato le scene in cui Tarabas e sua madre rapivano i bambini? Le avete viste ad un'età in cui ancora non eravate distratti dal fatto che Tarabas fosse un gran figo?), Biancaneve della Disney (dite quello che volete ma quella vecchietta è davvero terrificante), e chi più ne ha più ne metta.
Ora, non voglio dire che un bambino di otto anni debba o possa guardare Shining, Profondo rosso e It tutti la stessa sera, ma dire che il video di Thriller possa turbare i bambini mi sembra quanto mai una cavolata! Dai, ci sono gli Zombie che ballano! L'esimio pedagogo diceva che la differenza la fa l'indirizzo, mi spiego: cartoon Disney si, perchè sono fatti per i bambini, Thriller no, perchè è fatto per gli adulti. Ma dico io, a parte il fatto che conosco bambini che sono talmente alienati dalla realtà dai propri genitori che si spaventano a morte quando vedono Lucifero di Cenerentola, per non parlare dei vari Bambi, streghe cattive, Malefiche varie etc etc (e lì si, me lo ricordo, la scena in cui Malefica si trasforma in una luce verde e attira Aurora nella trappola è una delle più terrificanti che abbia mai visto e mi mette ansia ancora oggi), ma vogliamo allora dire che i contenuti normali della tv siano adatti ai bambini? A formare una generazione di bambini normali? Si passa da un eccesso all'altro: o  i Teletubbies che sembrano rivolgersi ad un gruppo di cerebrolesi o i vari anime che dall'alba dei tempi sono unanimemente considerati "per bambini" a dimostrazione che chi gestisce queste cose non capisce una cippa, ma tant'è. E se un bambino vedesse un tg per sbaglio, perchè in quel momento sta cenando con la sua famiglia? Beh, ieri sera avrebbe visto il video di un coetaneo trascinato sul marciapiedi dalla polizia. Bello! E soprattutto educativo!
Ma magari questo egregio signore ritiene che i bambini non debbano guardare la tv, come anche i genitori modermi che stanno rendendo i bambini degli alienati sociali. Perchè il tg non è per bambini, e nemmeno i programmi del preserale immagino, vogliamo parlare di "Avanti un altro"? Quello in cui una gnocca bionda che ride come un topino accarezza la schiena del concorrente? Quello in cui sempre il candidato di turno tocca la chiappa di Bonolis come portafortuna (ma anche tu, Paolo, non ti senti un po' svilito?)? Non dovrebbero guardare neanche quello o quello va bene?
Sentite, la verità è che ormai quello che passa la tv è sostanzialmente spazzatura, non si salva quasi nulla e dobbiamo prenderne atto. E' anche vero, però, che i bambini sono e devono essere figli del loro tempo e crescere con i giusti anticorpi. Non si può alienarli dal proprio contesto facendo loro vedere solo ciò che non fa paura, ciò che è rosa come una caramella e sorride beato come un Teletubbies scemo. I bambini non sono deficienti, devono formarsi, e come fanno a formarsi se non rimangono immersi nel contesto socio culturale in cui vivono? Sapete che c'è? Credo che i genitori e questi dottoroni che propinano ogni anno una nuova tecnica educativa (che spuntano come le diete..) non abbiano voglia di riparare i danni che potrebbe provocare il contatto dei bambini con il brutto che ci circonda. E, badate, non sto dicendo che dovremmo tenere delle lezioni di politica o di diritto penale nelle scuole elementari sensibilizzando i bambini ai problemi della corruzione e della mafia, ma semplicemente che dovremmo lasciare che elaborino le loro paure, che le elaborino presto per non doverle subire dopo! Perchè non vogliamo che il nostro futuro sia pieno di persone che a 30 anni hanno potuto cogliere gli insegnamenti di Rafiki perchè i genitori hanno voluto risparmiare loro di vedere la morte di Mufasa! E non so se mi spiego.
Per concludere...Il punto non è COSA far vedere ai bambini. Il punto è COME. Affiancati dai genitori, dalle maestre, dai fratelli maggiori, nemmeno gli zombie fanno paura. Certo, bisogna averne voglia.

1 commento:

  1. Completamente d'accordo.
    Personalmente, trovo molto più diseducativi i programmi del marito di Costanzo che i film horror. Tra l'altro, i secondi hanno un innegabile valore catartico - anche per me che ho QUASI superato i trent'anni.
    Il MOIGE, infine, andrebbe abolito. Sono i medesimi geni che dicevano che Sailor Moon era violento perché gli umani si trasformavano in mostri, ma che poi non dicevano niente quando trasmettevano i film di Van Damme e Segal in prima serata.

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