lunedì 29 ottobre 2012

Arringa in difesa dei choosy

Vi ricordate "Fiumi di parole"? E' indubbiamente una delle canzoni più famose uscite dal Festival di S. Remo per aver segnato, con la vittoria della popolare manifestazione, la scomparsa totale dei Jalisse dalla scena musicale italiana. O meglio, alla fine, col fatto che la canzone era davvero bruttina e che loro avevano quel non so che di triste, quell'aura un pò kitch, da festa della Parrocchia, alla fine mi sa che ci si ricorda più di loro che di altri.
Comunque questo post non voleva essere una apologia dei Jalisse, bensì voleva dare a voi, cari lettori, una vaga idea di quello che si sta ammassando nel mio cervello in questo periodo. Fiumi di parole, appunto (lo so ho creato aspettative di un post interessante sui Jalisse e invece è un'altra manfrina sulle mie paturnie...).
Per esempio riflettevo l'altro giorno sulle parole della Ministra Fornero. Quella che ha detto che siamo Choosy. Lo so, qui le notizie viaggiano a ritmi impressionanti e quello che era nuovo ieri, oggi è già superato, ma io ho dei tempi di reazione da Sid il Bradipo.
Dunque dicevo che ho riflettuto su una cosa. Siamo il Paese più educato del mondo. E non sto parlando di Galateo, ma di educazione scolastica. Siamo quelli che studiano per il periodo più lungo al mondo. Usciamo dalle Università, che dovrebbero prepararci a svolgere un lavoro, ad un'età variabile tra i 23 e i 26 anni (quando siamo puntuali) e scopriamo che...siamo già vecchi per qualunque lavoro! Che nel mondo parallelo che ci ha affiancati fino alla maturità intellettuale, i nostri coetanei, non si sa come!!!, alla nostra età hanno già accumulato esperienza lavorativa, 2 lauree e un master negli Stati Uniti e che noi, che pensavamo addirittura di esserci laureati bene, nei tempi, diligentemente, finiamo inesorabilmente in fondo ad una pila di curricola tutti uguali che ci terrorizza a morte perchè piombiamo nel dimenticatoio delle persone che non si distinguono bene nemmeno dalla fototessera allegata.
E allora cosa facciamo? Incarniamo un clichè. Possiamo scegliere tra: precario-da-call-center, mantenuto-da-mamma-e-papà o, per i più fortunati, impiegato-frustrato-laureato-con-110-e-lode.
E giustamente una società di frustrati non può che andare male. E la povera criticata Fornero si chiede perchè siamo così choosy, perchè ci lamentiamo dei promettenti lavori nei call center che sprizzano carriera da tutti i pori? Cominciamo ad entrarenel mondo del lavoro, così possiamo guardarci intorno da dentro. Certo. Peccato che il  c.d. "mondo del lavoro" non sia Fantasylandia, un posto pieno di alberelli dalla chioma rosa in cui uno comincia ad entrare e poi decidiamo de prendere il sentiero verso il meraviglioso mondo di Oz o verso il Paese dei Balocchi.  Se io, laureato in economia, comincio ad entrare nel mondo del lavoro passando dalle casse dell'Esselunga per non fare il choosy, sarà molto ma molto difficile che, fra qualche anno e guardandomi intorno, io possa diventare presidente di una banca d'affari internazionale. Sarà difficile anche che io diventi presidente di Esselunga, figuriamoci!
Il punto non è che siamo choosy (uso la prima plurale anche se il discorso non mi riguarda direttamente, ma mi sento chiamata in causa da un invisibile legame generazionale), cara Ministra, è che forse non siamo abbastanza ambiziosi! In un mondo che sente il bisogno di organizzare la conferenza dal titolo "I giovani: un problema o una risorsa?" (non guardatemi con quelle facce, l'hanno fatto davvero), non sarebbe il caso di dare il consiglio opposto? Siate choosy! Siate selettivi, non accontentatevi mai, mai, mai! Se vi siete laureati in archeologia, prendete esempio dal mio amico R e non fermatevi finchè non avere trovato lo scheletro di un t-rex!
Ah! Oups! Scusate.....scusi, Ministra, ho realizzato solo ora una cosa...E' inutile essere ambiziosi se i posti a cui miriamo sono occupati da raccomandati e inetti, se anche per passare il test alla facoltà di medicina bisogna avere una spintarella, se "meritocrazia" è una parola vuota, dimenticata persino dall'Academia della Crusca che sul sito, alla voce "meritocrazia" scrive "page not found", se i concorsi a numero chiuso hanno un numero chiuso anche di vincitori, se vengono aperti interi dipartimenti universitari per trovare una poltrona al figlio di.., se.....lasciamo stare, sarebbe un discorso lungo, doloroso e che tanto i "senza vergogna" non capirebbero.
Morale: scusate, dimenticate tutto, la Fornero ha ragione: siate choosy.

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