sabato 23 luglio 2011

castelli di sabbia postsbronza

E così eccoci qui.
Finito. Abbiamo espletato tutti i clichè del caso: abbiamo la foto con la tesi (però la tesi era viola!) e la corona d'alloro, le foto con la famiglia, con le amiche, stretta di mano ai professori, toghe nere, regali, sbronze, feste, margarita...manca forse solo il lancio del tocco in stile Harward (ma tra qui e Harward...).
Ok non ho intenzione di lanciarmi nell'ennesimo post nostalgico o dire qualcosa tipo "che ne sarà di me, ora?" (cosa che, per inciso, mi terrorizza...in uno dei bigliettini che accompagnavano i regali che ho ricevuto c'era scritto: "ora hai davanti la tua vita", ho pensato: "ok, calma, respira...").  Ho deciso di optare per un post leggero.
Oggi sono andata a giocare a tennis con le W.O.M. e ovviamente C. ha mostrato il suo stile a cominciare dal completino a tema Maria Sharapova. Io invece ho preferito una tenuta da shampista di Agassi. E nel tennis ho più o meno il talento che la shampista di Agassi ha nell'arte dell'acconciatura. Ho proposto una mission al lago, con canna e vermi ma le W.O.M. non erano molto entusiaste..In questa settimana di ozio ho avuto tempo per vedere un sacco di film, seguire qualche consiglio in arretrato. Prevedo di leggere tutto quello che ho accumulato in mesi di delirio, di sinusite psichica, come direbbe qualcuno.
Il fatto è che la sinusite psichica non è ancora finita. Non so. Non riesco a capire se sono ancora preda dell'ansia, se non ho ancora metabolizzato l'esperienza (in fondo è stata una cosa intensa..ci vorrà un pò per metabolizzare), se ho talmente tanta paura del dopo da non riuscire a pensare, oppure se sono ripiombata nel buio dell'anima, nell'anestesia (in)cosciente o come vogliamo chiamarla. Il fatto è che mi sento viva ad alternanza e il momento di maggior vitalità della settimana è stato ieri sera, quando il mio cervello si era preso mezza giornata di permesso per lasciar spazio alla tequila, quindi figuriamoci con quanta lucidità riesco ad immaginare dove sarò tra 2 mesi. O meglio, so dove vorrei essere tra 2 mesi, il problema è elaborare una strategia convincente per arrivarci. Cioè. Avessi studiato scienze della comunicazione, a quest'ora mi starei preparando per Venezia, starei cercando un vestito per il red carpet e tutte le star, i grandi registi e tutto l'entourage sarebbero in preda all'ansia per il giudizio della più grande e arguta critica cinematografica del mondo (scontato, no?). Avessi fatto medicina sarei all'ingresso della sala operatoria, mi starei lavando le mani, forse starei baciando un chirurgo figo come il Dr. Sheperd.... Avessi fatto lettere sarei a fare l'aperitivo con il mio editore che sta opzionando il mio secondo romanzo che si preannuncia un best seller almeno quanto il primo. Ma ho fatto giurisprudenza. E sono seduta per terra, col computer rotto che continua a fare un rumore infernale, una canzone appena scoperta a palla per la trentesima volta, con un disordine mentale almeno equivalente a quello della mia camera (chissà se anche il mio cervello archivia i pensieri a mucchi, come io archivio tutto quanto!). L'altro giorno ero da Blockbuster con C. e V. per una seduta di shopping cinematografico/letterario terapeutico e, passaggiando tra i DVD, ho pensato che avrei dovuto fare la regista. Il mio film sarebbe bellissimo. Vincerebbe un sacco di Oscar, Palme d'oro, Orsi e Leoni. E che palle giurisprudenza. Dovevo studiare cinema. Ma alla fine chi mi impedisce di scrivere un film e dirigerlo lo stesso? Lo farò. In fondo nel mio cervello ne succedono di cose strane..ci sarà pure materiale per un bel film (cioè vogliamo mettere con Avatar?). Coco Chanel ha passato la sua giovinezza in casa del suo amante a leggere romanzetti rosa, mantenuta e nell'ozio più totale. Poi a più di 30 anni, lei che aveva la reputazione della scemetta del villaggio, ha scoperto di essere Coco Chanel, destinata ad influenzare pesantemente le scelte di milioni di persone. Trota, figlio di un Ministro, uno il cui cervello si prende le ferie decisamente troppo spesso, che ha dato l'esame di maturità 3 volte, senza arte nè parte in alcuna branca utile nella vita, è consigliere regionale e guadagna decine di migliaia di euro al mese. Alla fine tutti possono sorpredere (anche se stessi). Perchè mai dovrebbe andar male a me?

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